I miei peccati davanti a Dio

Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti. (Salmi 51:1)

L’idea che si possa peccare contro Dio tende ad essere abbandonata; oggi, addirittura, non esiste nemmeno più nella coscienza di molti. Si sente dire che il male incomincia quando si fa torto agli altri. Ma non è questo che insegna la Bibbia, l’unica fonte che ci fa conoscere il pensiero di Dio.

La Bibbia insegna che “Dio è luce” (1 Giovanni 1:5) nel senso che è santo e giusto, e che non può tollerare il male (Abacuc 1:13). Una banale bugia o un pensiero dettato dall’invidia mostrano che siamo per natura peccatori; e questa natura, contaminata dal peccato, si trasmette da una generazione all’altra.

L’apostolo Paolo scrive: “Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…” (Romani 5:12); e ancora: “Non c’è nessun giusto, neppure uno” (Romani 3:10).

Dobbiamo dunque riconoscere che siamo peccatori sin dalla nascita, e che pecchiamo coi nostri errori e le nostre disubbidienze a Dio. Per questo meritiamo il Suo giudizio e la Sua condanna.

Ma la Bibbia ci dice anche: “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8). Ha in orrore il peccato, ma ama i peccatori, e ha preparato un mezzo per salvarli. Dobbiamo solo credere che il Signore Gesù, per salvarci, ha subito al nostro posto il giudizio che meritavamo. Alla croce, Lui, il solo giusto, si è caricato di tutte le nostre colpe e le nostre miserie, e Dio ha colpito Lui al posto nostro, durante le ore terribili della crocifissione.

Oggi abbiamo la certezza che Dio si è gettato dietro alle spalle tutti i nostri peccati, se crediamo e accettiamo Cristo come Salvatore.

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