Coscienza

E’ siccome continuavano a interrogarlo, egli, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». (Giovanni 8:7)

Convinti, chissà da chi o da cosa, di essere sempre dalla parte della ragione, gli scribi e i Farisei vivevano alla perenne ricerca di chi cadesse nei falli e nei peccati. Un giorno portarono a Gesù una donna adultera.

Allora gli scribi e i farisei condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Essi, udito ciò, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. (Giovanni 8:3-9)

Ecco l’interrogativo che ci pone oggi lo Spirito Santo: “Vi è ancora in noi una coscienza? Siamo disposti, dinanzi alla verità, a lasciarci scivolare via di mano le pietre della ragione e del giudizio? O, come gli scribi e i Farisei, vediamo solo i peccati ti altrui?”

Voglia lo Spirito Santo convincerci di peccato, di giudizio e di giustizia (vedi Giovanni 16:8). Scribi e Farisei, purtroppo, non si sono estinti ai tempi del divino Maestro. Il loro spirito di condanna e di giudizio verso gli altri, vive e resiste come una specie di “virus” che non muore mai.

Il peccato merita la morte, è vero. Tuttavia il giudizio non spetta all’uomo, ma a Dio!

Facebooktwitterlinkedintumblr

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *