Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 6:22-23)
Il salario del peccato è la morte. Quanto è perentoria questa affermazione! Se lo scritto sacro si fermasse qui, potremmo essere colti da tristezza infinita, in quanto questa “sentenza” divina grava come un macigno su tutti noi.
Infatti, tutti noi siamo peccatori e sottoposti a quella legge impietosa che ci condanna, legandoci ad una triste ed infausta sorte.
Ma il testo prosegue con parole dolcissime: “Ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù”. Quanta speranza in esse! Quale sollievo elargiscono alle nostre anime! C’è vita eterna in Cristo Gesù! La straordinaria sapienza di Dio ha colmato il baratro del peccato attraverso la vita del Suo Figliolo.
Il “dono” che Dio porge all’umanità peccatrice ha avuto un “prezzo”: la vita di Gesù. Quella “morte” che gravava sul nostro capo è caduta su di Lui.
Siamo stati liberati, perché Gesù ha pagato al nostro posto. Ora possiamo ricevere “il dono di Dio”, dalla mando di Gesù, Colui che è morto per noi, e che ci chiama a Sé affinché, perdonati e liberati, possiamo vivere eternamente con Lui.
