Chi manterrà la sua corona

E intorno al trono c’erano ventiquattro troni, e sui troni vidi seduti ventiquattro anziani vestiti di bianche vesti; e sul loro capo avevano delle corone d’oro. (Apocalisse 4:4)

Quando fu incoronato imperatore, Napoleone I non volle farsi mettere la corona dal papa, ma gliela prese di mano per incoronarsi da sé! Mostrò così che non voleva ottenere la corona da nessun altro se non da sé stesso, non riconoscendo nessuno più grande di lui.

Solo qualche anno più tardi dovette abbandonare quella corona di cui andava così fiero; a 45 anni venne deposto e,come sappiamo, trascorse il resto della sua vita prigioniero in un’isola sperduta in mezzo all’oceano.

Che contrasto con gli “anziani” che troviamo nell’Apocalisse. Essi sono seduti su dei troni perché regnano con il Signore. Quanto è grande la grazia di Dio! Uomini che erano lontani da Lui sono stati vivificati, per mezzo dell’opera di Cristo, e rivestiti di corpi gloriosi simili al suo. Sono stati resi degni di partecipare al governo celeste, di sedere su troni e di portare delle corone.

E ogni volta che gli esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, a colui che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli, e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: «Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create». (Apocalisse 4:9-11)

Ma le corone che portano, essi sanno di non averle ottenute grazie ai propri meriti: così, quando il Signore appare loro nella sua gloria di Creatore, si prostrano e le depongono ai suoi piedi. Quelle corone le hanno ricevute per l’eternità, ma le offrono al Signore che li ha amati fino a morire per loro e al quale devono tutti. A Lui solo sia la gloria!

Ecco, il mio servo prospererà e sarà innalzato, elevato e grandemente esaltato. (Isaia 52:13)

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