Così com’era

In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all’altra riva». E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano delle altre barche con lui. (Marco 4:35-36)

Le giornate di Gesù erano particolarmente intense e faticose. Nel brano Egli si rivolge ai Suoi discepoli dicendo: “Passiamo all’altra riva”, quasi a dire: “Il lavoro qui per il momento è terminato, ho bisogno di riposare”. A questo invito i discepoli accolgono prontamente nella barca il Maestro “così com’era”. Lo prendono così com’è, perché anche se è stanco, è Colui che offre riposo, anche quando è affamato, è “il Pane della vita”, anche se soffre la sete, grida: “Se alcuno ha sete, venga a me e beva”.

Anche se la loro fede era debole, quando furono nella burrasca, seppero gridare a Lui. Insieme ad un dolce rimprovero, teso a stimolare la loro fede, ricevettero liberazione e vittoria.

Certo, anche i Suoi discepoli qualche volta lo avrebbero voluto diverso da “com’era”, ad esempio quando Gesù apostrofò duramente quella folla di seguaci, molti dei quali lo avrebbero abbandonato di lì a poco.

Nella barca della nostra vita, teniamo Gesù “così com’è” o “ci serve” solo se c’è burrasca? Signore, aiutaci e soccorrici, ma soprattutto fa’ che ogni giorno Tu possa concederci di giungere ad affermare assieme all’apostolo Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”.

S.D.C.

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