Dio nota le opere buone

Noè costruì un altare al SIGNORE; prese animali puri di ogni specie e uccelli puri di ogni specie e offrì olocausti sull’altare. Il SIGNORE sentì un odore soave; e il SIGNORE disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell’uomo, poiché il cuore dell’uomo concepisce disegni malvagi fin dall’adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. (Genesi 8:20-21)

Dio salvò dal diluvio Noè e la sua famiglia. Da notare la cura nel tirare alla salvezza non solo il fedele Noè, ma l’intera sua famiglia: moglie, figli e nuore.

L’avvenimento descritto indirizza il nostro sguardo nel guardare un altro lato del carattere di Dio: la soddisfazione nel vedere e sentire le opere buone. Come notò la malvagità dell’uomo di quei tempi, così il profumo dell’olocausto fatto da Noè salì al cielo fino a Dio.

Il male viene visto e sarà giudicato, ma allo stesso tempo il bene è notato da Dio ed avrà la propria ricompensa. Alla fine della creazione Dio vide che quanto creato era buono. La terra con il suo movimento, i suoi prodotti e le sue creature sono amate da Dio.

Tante volte è l’opera dell’uomo, il quale ha ricevuto l’autorità di governarla, a guastarla, al punto che verrà sostituita con una nuova terra e nuovi cieli, come dichiarato nel libro dell’Apocalisse.

Lasciamo che salga a Dio un odore che lo gratifica: un odoro d’ubbidienza, di sottomissione alla Sua volontà, di umiltà, di adorazione.

D.G.

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