Due risurrezioni

Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. (Giovanni 5:28-29)

Questo versetto afferma nel modo più esplicito che ci saranno due risurrezioni, una risurrezione di vita e una risurrezione di giudizio.

Altri passi della Bibbia precisano che ci sarà una prima risurrezione, per i morti che hanno creduto in Cristo e una risurrezione per i non credenti. Queste due risurrezioni saranno separate da un periodo di almeno mille anni.

Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato la potestà di giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni.

Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni. (Apocalisse 20:4-6)

Gli increduli possono metterlo in dubbio o persino farne motivo di scherno, ma questo non cambierà per niente i fatti. Finora tutto quello che la Bibbia ha annunziato s’è compiuto fin nei minimi particolari.

Nessun dubbio dunque; queste parole del Cristo si realizzeranno!

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». (Luca 21:33)

Forse un’espressione del versetto di Giovanni può spingere alcuni a dire: ” Ecco una parola per me: “quelli che avranno praticato il bene. Io ne faccio parte”, ma…

Gesù rispose e disse loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». (Giovanni 6:29)

E‘ questa la prima opera che Dio si aspetta dall’uomo. Per quanto sia onorevole, a giudizio umano, l’uomo è un peccatore perduto. Per lui c’è una sola liberazione: la fede nel sacrificio di Gesù.

Dio ha mandato il suo diletto Figlio perché prendesse a suo carico i nostri peccati e ne subisse il terribile giudizio al nostro posto.

Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui. (Giovanni 3:36)

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