Il linguaggio della creazione

L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato. (Romani 1:18-21)

Dio è l’autore di due grandi libri che ha messo a disposizione dell’umanità: La natura e la Bibbia. Bisogna avere la fede per leggerli e comprenderli entrambi.

Una semplice passeggiata in campagna fornirà mille occasioni per meravigliarci: un fiore dei prati, la forma della sua foglia, l’insetto che si è posto sopra …

Tutto, assolutamente tutto, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, è una testimonianza della potenza creatrice e della saggezza perfetta del nostro Signore.

Il credente è estasiato davanti alla complessità e alla precisione del creato. La natura ci parla anche della bontà di Dio, che vuole il bene della sua creatura e che ha creato un mondo così armonioso e così bello.

Perché, contro ogni logica, vi sono scienziati che rifiutano di credere nell’esistenza di Dio? Uno dei motivi è di carattere morale: riconoscere che Dio esiste, infatti, è ammettere che un giorno dovremo rendergli conto delle nostre azioni.

Il rifiuto di ascoltare il Creatore porta ai peggiori disastri nel campo della morale e delle relazioni interpersonali.

Per questo Dio li ha abbandonati all’impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.
Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. (Romani 1:24-32)

Lo stato d’inquinamento di cui soffre in misura sempre crescente e generalizzato il nostro pianeta è solo una delle conseguenze di questo disprezzo di Dio.

Invitiamo i giovani, in particolari gli studenti, a non lasciarsi influenzare dalle varie teorie, insegnate nelle scuole, volte a distruggere l’idea di un Creatore. Sono teorie non basate su dati scientifici certi, destinate a morire per essere sostituite da altre, altrettanto insostenibili.

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