Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, il primo e l’ultimo. (Apocalisse 22:13)
Talvolta, visitando una città, abbiamo l’impressione che le vie vadano in tutte le direzioni senza un ordine apparente. Ma, se esaminiamo con cura una carta topografica vediamo emergere una certa logica di base. Possiamo per esempio notare un punto di convergenza rispetto al quale la città è organizzata.
Una domanda sorge spontanea: “Qual è il punto di convergenza che dà un un senso proprio alla vita di un uomo? Come conciliare le sue strade contraddizioni? il suo orgoglio, il suo egoismo, la sua durezza di carattere, ma anche la sua passione per la libertà e la sua aspirazione alla giustizia?”
Tutti i tentativi dei filosofi di voler trovare una soluzione a questo dilemma cozzano in ogni caso contro al fatto che la nostra vita visibile termina in corrispondenza di un capolinea ben determinato: la morte. Solamente superando questa difficoltà che si può sperare di individuare il punto di convergenza che darebbe alle nostre vite la loro coerenza.
La Bibbia ci rivela questo punto di convergenza. Non è una località, ma una Persona, Gesù Cristo. Per mezzo di Lui, Dio ha fatto irruzione nella nostra storia. In quanto Figlio di Dio, Egli ci ha insegnato delle realtà inaccessibili allo spirito dell’uomo. Come Figlio dell’uomo, Egli è stato la perfetta realizzazione di ciò che noi avremmo dovuto essere.
E’ Lui che ha risposto ai nostri più difficili interrogativi, cioè qual è il senso della vita e soprattutto come far fronte alla nostra consapevolezza e avere la pace con Dio.