La parabola del gran convito

Or uno dei commensali, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio». Allora Gesù gli disse: «Un uomo fece una gran cena e invitò molti; e, all’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché è già tutto pronto”. (Luca 14:15-17)

Gesù era a tavola da una persona religiosa della sua epoca, un fariseo. Egli aveva appena parlato della “risurrezione dei giusti”, quando uno degli invitati, al pensiero di un tale avvenimento, esclamò: «Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio!»

Aveva ragione: cosa può esserci di meglio che partecipare al regno di Dio? In altre parole, a un mondo in cui regnano l’amore e la giustizia, e il peccato, la sofferenza e la morte sono eliminati?

Il Signore Gesù è ben lungi dal contraddire queste sagge parole. Ma, come sua abitudine, denuncia l’incoerenza e la falsità del cuore umano che, quando è invitato da Dio a gustare felicità, si lascia distogliere da mille cose. E’ ciò che illustra per mezzo di questa parabola ricca di significato.

“Un uomo, egli dice, preparò una gran cena e invitò molti”. Quest’uomo, lo sappiamo, rappresenta Dio. La festa che egli prepara, alla quale invita molta gente, parla altrettanto chiaramente della felicità che Dio offre agli uomini, nel cielo presso di Lui. Non è posta alcuna condizione. Tutto proviene dalla benevolenza di colui che invita.

Sì, l’amore di Dio non ha smesso di cercare il bene della sua creatura. Egli ha sempre invitato “molti”, e ancora oggi continua a invitarli perché desidera renderli partecipi della sua gioia. Anche tu sei invitato.

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