L’Antico Testamento è superato?

Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza. (Romani 15:4)

Siamo alla fiera di Genova, allo stand della Bibbia. Un giovane si avvicina e chiede un “Nuovo Testamento” precisando che non vuole comprare la Bibbia completa perché l’Antico Testamento è superato.

Superato? Veramente?

Certo, l’Antico Testamento può sorprendere, perché molte sue pagine sono state scritte da più di tremila anni. Ma Gesù stesso ci ha insegnato come leggerlo. Quando due suoi discepoli, scoraggiati, se ne andavano al villaggio di Emmaus, li confortò mostrando loro che l’Antico Testamento parlava già di lui.

Allora egli disse loro: «O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno detto! Non doveva il Cristo soffrire tali cose, e così entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. (Luca 24:25-27)

La Bibbia, pur essendo composta da parecchi libri raggruppati in due “testamenti”, forma però un tutto unico che ha come argomento Gesù Cristo.

Nell’Antico Testamento Egli ci è presentato in maniera velata, attraverso dei personaggi (Isacco, Giuseppe, Davide) e alcuni ordinamenti del culto: il santuario e i suoi utensili, i diversi sacrifici e le feste…

Nel Nuovo Testamento, queste figure prendono il loro vero significato quando vediamo Gesù nella sua umiltà, la sua opera redentrice alla croce e il suo glorioso ritorno. Così il Nuovo Testamento ci rivela, nella sua pienezza, la dimensione spirituale dell’Antico Testamento e dà la conclusione.

Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (2 timoteo 3:14-17)

Questo invito concerneva allora proprio l’Antico Testamento, perché il Nuovo Testamento non era stato ancora redatto.

Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età. (1 Corinzi 10:11)

Chiediamo a Dio di aprirci gli occhi per scoprire le meraviglie della sua Parola.

Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. (Salmo 119:18)

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