Ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato. (Salmi 51:5)
Il peccato è stato generato con un atto di disubbidienza di Adamo ed Eva e si è poi propagato a tutta l’umanità divenendo una condizione stabile dell’uomo.
Quest’atto ha eretto un muro che ci ha separati da Dio, così la creatura vive senza il suo Creatore. Il peccato è una rivolta contro la legge di Dio, è un atto che l’uomo commette volontariamente. L’effetto di questa rivolta lo allontana da Dio, e per questo l’uomo vive uno stato di sofferenza.
L’uomo non riesce da solo ad uscire da questo stato di dolore in quanto non sa come espiare gli errori che commette e per questo motivo non ha la pace con Dio. Il peccatore quindi attira su di sé il giudizio di Dio, a causa di questa sua disubbidienza.
Ma c’è una possibilità di riscatto. Gesù, il mediatore tra Dio e l’uomo, è la via della Salvezza, è l’alternativa e pone una santa speranza per vincere questa condizione peccaminosa e mortale dell’anima.
L’amore infinito di Dio verso la propria creatura ha fatto in modo di provvedere, a tutti coloro che hanno peccato, al dono della vita eterna sacrificando il Suo amato Figlio Gesù.
V.D.