Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. (Geremia 29:11-12)
Non ti è mai capitato di vedere scritta questa strana frase sui muri? Nessun futuro? E’ così che molti giovani esprimono la loro delusione. Comprendiamo le loro angosce. E’ molto chiaro che nel mondo tutto non va liscio. Gli ottimisti incondizionati promettono, in un prossimo futuro, l’avvento di una diffusà felicità per l’umanità.
Ma cosa offre questo mondo oltre ai progressi tecnologici e ad un benessere mal ripartito?
Ingiustizie, disoccupazione, inquinamento, conflitti sociali, terrorismo, droghe, corruzione, scatenamento dei più bassi istinti, mutua incomprensione tra generazioni, fondamenti morali scossi. Per non parlare della religione che perde la sua sostanza e la sua credibilità nel vano tentativo di adattarsi alla situazione. Non c’è dunque avvenire?
Allora si riflette, si cercano delle compensazioni. La felicità, tutto sommato, consiste nell’essere liberi ed amati. La libertà è in fondo, la possibilità di scegliere. Ma siamo sicuri che è proprio così? Molti ne sono certi, andrà bene, dicono. Dateci qualcosa, sia esso vero o falso, che ci riscaldi il cuore e che ci aiuti nelle difficoltà.
La religione, è ormai qualcosa di retrogrado; il razionalismo e il materialismo non riescono a riempire il vuoto che vi è nel cuore umano. Poiché è possibile non credere in nulla, si crede in tutto. Purtroppo tutte false piste! Non è troppo tardi per cambiare direzioni, per convertirsi a Gesù Cristo!
Provo forse piacere della morte dell’empio?», dice il Signore, l’Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità e imita tutte le abominazioni che l’empio fa, vivrà forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà più ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi. Tuttavia voi dite: “La via del Signore non è giusta”. Ascoltate ora, o casa d’Israele: è proprio la mia via che non è giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, e a causa di questo muore, muore per l’iniquità che ha commesso. Se invece l’empio si allontana dall’empietà che commetteva e pratica l’equità e la giustizia, egli salverà la sua anima. Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà. (Ezechiele 18:23-28)
“No futuro”? E’ vero se ti limiti a guardare il mondo, poiché, in realtà, è diretto da un capo ingannatore e omicida. Sapendosi condannato all’inferno, senza possibilità di appello e per l’eternità, satana vuole trascinare l’umanità con sé. Riduce gli uomini in schiavitù. Per questo il mondo nel suo insieme sarà giudicato.
“No futuro”? Questo non è affatto vero se dirigi gli sguardi in alto. Un avvenire di vera felicità è assicurata a colui che si volge verso Dio e verso il Suo Figlio Gesù Cristo. Egli, da un senso alla vita ed una speranza assolutamente certe. Non è mai cambiato e non cambierà mai. Solo Lui può liberare veramente. Solo Lui riempie il cuore di una amore puro, infinito, dell’amore di Dio.
Non dire mai più “nessun futuro”. Scaccia questo disgusto dal tuo cuore, non cercare più di stordirti per non pensare; afferra la vita in abbondanza, credi nell’avvenire che Cristo ti offre. Non è una religione, ma un Salvatore che ti ama. Aprigli il tuo cuore.
Egli ti farà, allora, entrare nella famiglia di Dio e scoprirai che l’avvenire di Dio è una perfetta felicità eterna, che potrai assaporare già da ora in ogni circostanza.
Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché continuiate a credere nel nome del Figlio di Dio. (1 Giovanni 5:13)