Allora l’angelo di Dio, che precedeva il campo d’Israele, si spostò e andò a mettersi dietro a loro; anche la colonna di nuvola si spostò dalla loro avanguardia e si fermò dietro a loro, mettendosi fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele. La nuvola era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. Il campo degli uni non si avvicinò a quello degli altri per tutta la notte. (Esodo 14:19-20)
Talvolta ci viene impossibile procedere in avanti e continuare il nostro cammino. Qualche volta, infatti, un ostacolo insormontabile ci si para davanti e il nemico cerca di colpirci alle spalle: dobbiamo semplicemente stare fermi, mentre Dio si mette dietro di noi per proteggerci per poi aprirci una via dove non c’è.
Egli agisce sempre in base al nostro bisogno. Quando ci serve guida, Egli ci conduce. Quando abbiamo bisogno di protezione, si mette tra noi e il pericolo. Questa immagine della nuvola della presenza divina che si sposta dall’avanguardia per diventare un muro tra Israele e il nemico ci offre un insegnamento importante.
Ci sono alcuni uccelli, come la cicogna, che proteggono i piccoli con il corpo in caso di pericolo. Anche l’amore umano spesso i interpone come scudo per proteggere i propri cari. Sulla croce Gesù si offerse per subire l’ira di Dio al posto nostro.
Molti dei nostri pericoli giungono da dietro. Ci sono assalti insidiosi e furtivi che ci sorprendono alle spalle. È un conforto sapere che Dio è la nostra retroguardia, quando è proprio lì che abbiamo bisogno di protezione. Cristo non soltanto si mette tra noi e il peccato, ma s’interpone anche tra noi e il pericolo. Egli è il nostro scudo.
