Gli uomini di Giuda si voltarono indietro, ed eccoli costretti a combattere davanti e di dietro. Allora gridarono al SIGNORE, e i sacerdoti fecero squillare le trombe. (2 Cronache 13:14)
Abiia, figlio di Roboama, uomo mite e timorato di Dio, ebbe un regno molto breve, ma intenso. Geroboamo, già ribelle a Roboamo, a capo dell’esercito d’Israele con ottocentomila soldati, gli mosse guerra nel tentativo di detronizzarlo.
Abiia contava soltanto quattrocentomila soldati di Giuda e ben presto si trovò accerchiato da tutti i lati. L’esito della battaglia era scontato, ma Abiia e i suoi soldati invocarono l’aiuto del Signore mentre i sacerdoti fecero squillare le loro trombe. Quest’atto di fede mosse l’onnipotenza di Dio, tanto che Geroboamo subì una solenne sconfitta e fu umiliato.
A volte anche noi ci troviamo in circostanze diverse ma in situazioni simili. Circondati e oppressi nella mente e nello spirito ci sentiamo schiacciati dal peso dell’afflizione. Non sempre siamo responsabili delle nostre sofferenze, malo siamo sempre per le reazioni che adottiamo.
Potremmo concentrare l’attenzione sul nemico e sulla nostra pochezza con inevitabile sconfitta oppure, come fece Abiia, alzare la voce a Dio, guardare verso i monti, fa squillare la nostra tromba e vincere la nostra battaglia.
Non perderti d’animo, rialzati e abbi fiducia in Colui che può vincere le tue battaglie.



