Che crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui. (Giovanni 3:36)
Nella Bibbia, la pioggia è spesso un’immagine delle benedizioni che di Dio spande sull’umanità. Infatti, malgrado le minacce che l’indifferenza e la cupidigia degli uomini fanno pesare sul pianeta, Dio continua a vegliare sull’equilibrio della natura, indispensabile alla vita.
Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai. Fanne parte a sette e anche a otto, perché tu non sai quale sventura ti può accadere sulla terra. Se le nubi sono piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade a sud o a nord, nel posto dove esso cade, là rimane. (Ecclesiaste 11:1-3)
Se fa del bene a tutti, come la pioggia che innaffia i campi, Dio ci avvisa anche che la nostra vita sulla terra un giorno finirà: è come un albero che, dove cade lì resta. Questo paragone ci deve fare riflettere.
Come per tutti gli esseri viventi, ci sarà un giorno in cui la vita dell’uomo sulla terra finirà e la sua posizione che egli ha assunto nei confronti di Dio quand’era in vita, deciderà definitivamente il suo futuro eterno.
Chi muore nei propri peccati, vale a dire senza avere accettato il perdono di Dio per la fede in Gesù Cristo, non avrà altra prospettiva che il giudizio e i tormenti eterni.
E’ stabilito che gli uomini muoiano una volta solo, dopo di che viene il giudizio. (Ebrei 9:27)