Tutto passa, tutto cambia

Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare, un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. (Ecclesiaste 3:1-8)

Si nasce, si cresce, si invecchia e si muore. Per ogni periodo della vita c’è uno scopo. Nascendo stringiamo i pugni cercando di afferrare e si muore aprendo le mani, lasciando ogni cosa.

Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com’era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé. (Ecclesiaste 5:15)

Si è bambini, si cresce, ci s’innamora, ci si fidanza, ci si sposa, si diventa genitori, poi nonni, s’invecchia e ci si rende conto che tutto passa. La vita è fatta di tanti attimi preziosi che scorrono via e non tornano più e di essi non restano che ricordi. Segnano il tempo di eventi passati. che cosa rimane dunque all’uomo, sia ricco o povero, celebre o anonimo, forte o debole, se non il dono della speranza della vita eterna?

Osservando le foto del passato ci si accorge di come tutto passa e di quanto l’uomo cambi: la sua pelle, i suoi capelli, i suoi ricordi. Quale è la posizione davanti a Dio di ciascuno di noi? Abbiamo capito ed accettato che « … ogni carne è come l’erba, e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L’erba si secca, il fiore appassisce quando lo Spirito dell’Eterno vi soffia sopra; certo il popolo non è altro che erba. L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro DIO rimane in eterno» (Isaia 40:6-8).

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