Ma quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta. (Matteo 13:23)
Nella parabola, Gesù indica quattro tipi di suolo. Sulla strada opera il diavolo, che non può fare tutto quel che vuole. Infatti, se ne avesse la possibilità toglierebbe la Parola di Dio da ogni terreno, soprattutto da quello buono. Ma non è così; se il nemico riesce a rubare la Parola è perché essa è ignorata e inascoltata, sulla strada appunto.
Sul terreno roccioso la Parola trova l’ostacolo della superficialità e non può radicarsi bene; il cuore subito la riceve e subito è sviato.
Sul roveto opera il mondo; il terreno infestato dalle spine raffigura l’amore per gli inganni mondani, che assorbe tempo e attenzioni vitali.
Sulla buona terra agisce lo Spirito Santo. Questo suolo fertile rappresenta colui che ode, riceve, intende sinceramente l’Evangelo, che porta frutto. La Parola di Dio è il seme che fa sbocciare la fede in colui che ascolta. Non basta però soltanto udire, è necessario intenderla, assimilarla e metterla in pratica. Occorre cioè riconoscere il nostro stato di peccatori bisognosi di un radicale rinnovamento spirituale e credere che l’opera di Cristo sia perfettamente sufficiente a tale fine.
Ricevi e custodisci la Parola, dissoda il terreno del tuo cuore, rimuovendo ogni indurimenti ed ostacolo. Rifiuta le cure mondane, affinché essa sia fruttuosa alla gloria di Dio.