Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è accettevole al Signore. (Efesini 5:8-10)
Com’è meravigliosa la luna! Che dolcezza, che bellezza, che emozioni suscita nella notte degli uomini! Eppure la luna non ha luce in se stessa, non fa altro che riflettere quella del sole.
I credenti sono “luce nel Signore”. Di che luce si tratta? Certamente non viene da noi. Non è una luce intellettuale e neanche quella del successo sociale. Non proviene nemmeno dalle arti o dalla cultura. La luce di cui parla l’Evangelo, è la luce della vita.
E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». (Giovanni 8:12)
La luce che emana Gesù e la vera luce che illumina ogni uomo! Alla sua venuta si è levata su tutta l’umanità e noi non dobbiamo fare altro che seguirla per impregnarci di essa, in modo da essere una luce vivente per tutti coloro che vivono nelle tenebre.
Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Ma voi non volete venire a me per avere la vita. (Giovanni 5:39-40)
Se andiamo da Gesù, non solo riceviamo la vita eterna, ma anche una vita di relazione con Dio; una relazione di fiducia che consiste in un dialogo con nostro Padre. Quando leggiamo la Bibbia, Dio ci parla; quando preghiamo, noi gli parliamo. Allora luce splende agli occhi di quello che ci stano vicino, attraverso azioni e parole di bontà, di giustizia e di verità.
E’ proprio così, nella nostra vita? Come la luna trasmette un po’ della luce del sole, anche le nostre azioni e le nostre parole riflettono un po’ della luce di Gesù per tutti quelli che ci circondano?