La crisi della mucca pazza ha mobilitato i media. Si comprende facilmente l’ira di coloro che devono fare abbattere tutti i loro capi di bestiame. E il senso di smarrimento dei consumatori che vedono che una carne stimata tra le migliori può essere portatrice di una malattia mortale.
All’origine di questo dramma, delle mucche erbivore nutrite con farina di origine animale! La produzione di latta era certo aumentata, ma a prezzo di un’alimentazione contro natura.
Contro natura! Ecco qui una parola chiave che definisce bene la società alla fine del nostro secolo. Si pensa alle manipolazioni genetiche senza controllo, capaci di determinare la nascita di mostri. L’uomo pecca, e la natura soffre, “essa sospira” in attesa della liberazione.
Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio. (Romani 8:22)
Infatti, nonostante l’angoscia che queste notizie generano, la scienza è incapace di fermare le sperimentazioni rischiose più o meno imposte dalla competizione internazionale. La crisi è veramente grave, l’essere umano si è lasciato sfuggire la propria dignità, ha perso il contatto col proprio Creatore. Siamo nati per vivere in armonia con Dio. Vivere sena di Lui, non è già una vita contro natura?
Nel tempo passato, si temevano le carestie e le epidemie. A queste minacce sempre possibili anche attualmente si aggiungono ora quelle dovute al fatto che l’uomo ha oggi alterato gli equilibri del nostro pianeta. Di qui nascono i movimenti ecologici. Vediamo susseguirsi dei timori collettivi: sangue contaminato, buco nello strato d’ozono, deforestazione, contaminazione per amianto… E nulla lascia presagire che i problemi stiano diminuendo.
Molte persone vorrebbero stabilire un programma politico mondiale per gestire la terra. Ma la Bibbia insegna che, per adesso, la soluzione non è collettiva. Essa è rigorosamente individuale: è indispensabile un ritorno a Dio. Rispettare il Creatore e ubbidire ai suoi precetti di vita, ecco il rimedio, che è alla portata di tutti. Avere fede nella sua Parola, la Bibbia, permette di evitare oggi molti problemi e delusioni e dà il diritto di essere figli di Dio già sulla terra e per il cielo.
Mandate grida di gioia all’Eterno, o abitanti di tutta la terra; prorompete in canti di gioia, rallegratevi e cantate lodi. Cantate lodi all’Eterno con la cetra, con la cetra e con la voce del canto. Mandate grida di gioia con le trombe e il suono del corno davanti all’Eterno, il Re. Rumoreggi il mare e tutto ciò che è in esso, il mondo e i suoi abitanti. I fiumi battano le mani e i monti esultino insieme di gioia davanti all’Eterno, poiché egli viene a giudicare la terra; egli giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con equità. (Salmo 98:4-9)
Quale sarà, forse fra non molto, l’esistenza in un mondo senza Dio? Quale avvenire attendo coloro che lo disprezzano? Non vogliamo immaginarlo, preferiamo guardare a ciò che Dio oggi ci offre. Egli ha fatto delle promesse di perdono, di pace e di felicità. Per beneficiarne, è necessaria una sola condizione: ritornare a Lui e credergli. Se l’umanità nel suo insieme non ha risposto al suo invito, ciascuno può rispondervi per sé stesso. Non soltanto Dio non ci dimentica, ma attende ognuno di noi. Gesù è morto al nostro posto, e ci tende la mano. Questa mano l’abbiamo afferrata?
Ho cancellato le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati come una nuvola; torna a me, perché io ti ho redento. (Isaia 44:22)



