Due aspetti della croce di Cristo

Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. (Colossesi 1:19-20)

  • Il fondamento della nostra pace con Dio

Sulla croce, Gesù ha dato la Sua vita e ha portato il castigo che i nostri peccati meritavano. In questo modo, se crediamo in Lui, la croce è il fondamento della nostra pace con Dio. In essa vediamo Dio come Colui che “ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio” (Giovanni 3:16).

Alla croce di Cristo, Egli si è rivelato sia come Colui che ci ama, sia come Colui che è perfettamente giusto. Là Dio ha condannato il peccato e può giustificare il peccatore che si pente.

Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù. (Romani 3:25-26)

Alla croce, la grazia di Dio ci rialza e ci salva, ci riconcilia con Lui, fa di noi Suoi figli e ci accoglie alla Sua presenza. Questo ci riempie di riconoscenza e di lode.

  • Il fondamento della nostra testimonianza giornaliera

Se da un lato la croce di Cristo ci lega a Dio, d’altro lato ci separa moralmente dal mondo e fa di noi degli stranieri sulla terra. Non stupiamoci se anche noi, come il nostro Salvatore, siamo rifiutati dal mondo. Se la croce si è posta fra noi e i nostri peccati, e abbiamo la salvezza, si pone anche fra noi e il mondo per la nostra santificazione.

Nel primo caso ci mette in pace con Dio; nel secondo ci mette in opposizione col mondo, nel quale tuttavia dobbiamo vivere e fare il bene, imitando Cristo.

Ricordiamo questi due aspetti della croce. Accetteremo forse il primo e rifiuteremo il secondo? Alla croce, Dio ci invita ad entrare “nel regno del suo amato Figlio” (Colossesi 1:13), ma anche a uscire, moralmente parlando, dal mondo di cui satana è attualmente il capo.

Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. (Galati 6:14)

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