E’ compiuto

Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il Figlio glorifichi te, poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l’opera che tu mi hai dato da fare. (Giovanni 17:1-4)

Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito. (Giovanni 19:30)

Ascoltiamo quel grido che Gesù fa udire nel momento in cui, sulla croce, sta per “rimettere il suo spirito” tra le mani del Padre. Di fronte al mondo intero egli proclama che la sua opera è compiuta.

La volontà di Dio, i suoi piani eterni di grazia e di giustizia sono stati completamente eseguiti. L’opera, per la quale Dio doveva essere glorificato e il peccatore salvato, è stata portata a termine.

Per la prima volta dalla creazione, Dio poteva dichiarare che tutto era molto buono, che l’opera compiuta era perfetta. L’uomo, messo alla prova, aveva sempre mostrato, fino a quel momento la sua totale incapacità di compiere la volontà di Dio. Tutte le sue opere, tutti i suoi sforzi, tutte le sue offerte a Dio, si erano rivelati inutili. Quale contrasto con Gesù di cui è detto:

E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati. (Ebrei 10:11-14) 

Gesù ha compiuto un’opera perfetta e che rende perfetti, un’opera fatta una volta per tutte che non ha dunque bisogno di essere ripetuta, alla quale non si può né si deve aggiungere nulla.

“E’ compiuto!” Simili ad un grido di trionfo, queste parole hanno echeggiato nel silenzio del Calvario dove poco prima si era ingaggiato e concluso il più terribile combattimento che si sia mai registrato nella storia dell’eternità.

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