Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne. Egli scaccia davanti a te il nemico e ti dice: “Distruggi!” (Deuteronomio 33:27)
Un escursionista imprudente cade di notte in un burrone. Durante la caduta riesce ad afferrare un ramo e vi rimane sospeso, ansimante, pieno di angoscia, per molte ore. Infine le sue mani contratte abbandonano la presa. Dando un addio disperato alla vita, egli si lascia cadere…Cinquanta centimetri più in basso, i suoi piedi incontrano il terreno!
Non sapeva di essere così vicino, se avesse rinunciato prima ai suoi sforzi, tutta la distretta provata in precedenza gli sarebbe stata risparmiata.
Possiamo facilmente riconoscerci in quest’uomo. Ci tormentiamo, ci agitiamo, ci dibattiamo, cercando delle soluzioni ai nostri problemi. Abbiamo dunque dimenticato di potere contare su Dio con piena fiducia?
Si racconta che Lutero aveva l’abitudine di affacciarsi alla sera alla finestra da dove pregava in questi termini: “Mio Dio, il mondo che si presenta al mio sguardo è mio o tuo? La Chiesa di cui faccio parte è mia o tua? Poiché ovviamente tutto è tuo, ti prego, veglia su di loro. In quanto a me, sono stanco e vado a dormire. Arrivederci a domani, mio Dio”.
Possiamo leggere il Salmo 91 e introdurvi i nostri timori personali: “Egli è il mio Dio, confiderò in Lui… Tu non temerai gli spaventi della notte, né la freccia che vola di giorno” … né malattie, né l’infermità, né il cancro, né la disoccupazione, né la mancanza di pensione, né la guerra, né la morte… “Sarò con lui nei momenti difficili”.
Dio è la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte rocca e il mio rifugio sono in Dio. Confida in lui in ogni tempo, o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio. (Salmo 62:7-8)