Il sonno di Pietro, Giacomo e Giovanni

Quindi, tornato indietro, trovò i discepoli che dormivano e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Se ne andò di nuovo e pregò, dicendo le medesime parole.

Ritornato, trovò i discepoli nuovamente addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che cosa rispondergli. Infine, ritornò per la terza volta e disse loro: «Dormite pure ora e riposatevi; basta! L’ora è giunta. Ecco, il Figlio dell’uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino». (Marco 14:37-42)

Ritornando dai suoi tre amici, Gesù li trova addormentati, Luca precisa che dormivano “per la tristezza”.

Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza, e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione». (Luca 22:45-46)

Era veramente solo, in quei momenti di intenso dolore. Così si realizza l’espressione profetica:

L’oltraggio mi ha rotto il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso chi mi consolasse, ma non ci fu alcuno. (Salmo 69:20)

Tutto l’amore del nostro Signore si esprime nelle parole rivolte ai suoi discepoli, citate all’inizio di questo articolo. La lotta che ha appena sostenuto nella preghiera ha preso fine, con l’accettazione senza riserve della volontà del Padre, unita ad una fiducia totale.

L’ora era venuta, quest’ora di cui aveva sovente parlato; è l’ora della croce, quella del giudizio di Dio contro il peccato, ma anche quella della nostra salvezza. Invitando i suoi discepoli ad alzarsi. Gesù aggiunge: “Andiamo”. Procederà solo, fino in fondo, ma i suoi non dovevano rimanere lì. Egli sa che non potranno seguirlo, ma sa anche che li raggiungerà alla sera del giorno della sua risurrezione.

Non è forse così anche per noi? Gesù è risuscitato. Se possiamo contemplare il nostro Savlatore e Signore nel suo cammino di dolore ricordando la sua morte sulla croce, eleviamo anche gli occhi della fede per vederlo dove si trova attualmente, seduto alla destra di Dio suo Padre. La nostra fede sarà più viva e la nostra vita più felice!

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