L’Io e le sue esigenze

Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù. (Filippesi 2:21)

“L’Io” è una piccola parola composta da due lettere, ma ciò che essa rappresenta è enorme, solidamente piantata su due pilastri che si chiamano egoismo e orgoglio. Queste due prerogative negative della natura umana sono a loro volta dirette dalla “propria volontà”. L’Io, negli uomini con cui abbiamo relazioni, è facile da identificare e lo condanniamo volentieri.

Impariamo in primo luogo a riconoscerlo ogni volta che si manifesta in noi e rifiutiamo di cedere alle sue esigenze affinché faccia posto al Signore Gesù Cristo, al suo amore e ai suoi diritti. Il ritratto morale degli uomini degli ultimi tempi è tracciato dall’apostolo Paolo con una palese verità.

Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontanati! Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, le quali cercano sempre d’imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità. (2 Timoteo 3:1-7)

La prima caratteristica menzionata è l’egoismo, sorgente di tutte le tristi tendenze enumerate nel contesto, tali quali l’avarizia, la vanteria ecc.

Quanto è umiliante mostrare così spesso questo spregevole egoismo, invece del vero amore divino che non pensa in primo luogo a sé stesso e non attende dagli altri né risposte, né contropartite!

La Bibbia non lascia supporre, nemmeno una volta, che abbiamo da reclamare dal nostro prossimo delle manifestazioni d’amore, ci esorta invece ad essere noi stessi a manifestarlo agli altri. L’amore si pone al servizio degli altri, mentre l’egoismo vuole essere servito.

In Gesù, invece, non troviamo un solo atto, una sola parola, dettata dall’egoismo. L’io non aveva in lui alcun posto. Osservare vivere Gesù e imitarlo, è ‘il solo rimedio efficace al nostro egoismo.

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