Nessun luogo privilegiato per adorare

Non farete così con l’Eterno, il vostro DIO, ma lo cercherete nel luogo che l’Eterno, il vostro DIO, sceglierà fra tutte le vostre tribù, per mettervi il suo nome come sua dimora; e là andrete; là recherete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti della vostra mandria e del vostro gregge; e là mangerete davanti all’Eterno, il vostro DIO, e gioirete, voi e le vostre famiglie, di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui l’Eterno, il vostro DIO, vi avrà benedetti. (Deuteronomio 12:4-7)

Vi erano molte ragioni perché l’Eterno ordinasse al suo popolo di avere un luogo e uno solo, in cui Egli abiterebbe e dove il popolo si sarebbe radunato. Gerusalemme diventò, sotto l’impulso di Davide, un vero luogo di radunamento, materializzato dal Tempio costruito da Salomone.

Millecinquecento anni dopo, al pozzo di Sicar, il Signore Gesù fa una rivelazione ad una donna che conduceva una vita immorale: è inutile cercare un luogo dove adorare il Padre le dice! E’ inutile recarsi a Gerusalemme o altrove per compiervi dei riti od offrire sacrifici di animali.

Gesù le disse: «Donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. (Giovanni 4:21-23)

In effetti, il Padre cerca una nuova specie di adoratori che sta per trarre da tutti i popoli della terra, persone capaci di presentare un’adorazione come Egli desidera: “in spirito e in verità”.

In spirito: il tempo delle forme esteriori è passato. Infatti, l’insieme di questi riti prefigurava per Dio il sacrificio di Gesù. Appena questo ha avuto luogo, la ragione d’essere del simbolo scompare.

In verità: non vi è nessuna ragione per fabbricarsi una buona coscienza con delle pratiche religiose che possono essere compiute senza che il cuore sia veramente impegnato!

Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. (Ebrei 10:19-22)

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