Scienza e rivelazione

Ogni nuova scoperta scientifica mette in luce qualche meraviglia nascosta nella natura. La fama che ne consegue per l’autore della scoperta è legittima. Ma si dimentica facilmente che una gloria ben maggiore spetta a Dio; Egli ha creato tutto ciò che l’intelligenza umana cerca di scrutare, e ha dato all’uomo anche la capacità per fare questo.

Benedici, anima mia, l’Eterno! O Eterno, mio DIO, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maestà. (Salmo 104:1)

Nel corso dei secoli, uomini intelligenti si sono sforzati di esplorare tutto ciò che era loro accessibile.

Le parole dei saggi sono come pungoli e le raccolte dei dotti sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo Pastore. Figlio mio, sta’ in guardia di tutto ciò che va al di là di questo. Si scrivono tanti libri, ma non si finisce mai, e il molto studiare affatica il corpo. Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo». Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male. (Ecclesiasti 12:11-14)

L’intelligenza, meravigliosa capacità data all’uomo per ricevere e capire, dovrebbe fargli comprendere la grandezza del Dio Creatore da cui dipende. Questa sua facoltà implica una responsabilità morale che gli animali non posseggono.

bible1Ma se la conoscenza delle cose create non porta ad onorare Dio e a riconoscere la Sua potenza e la Sua autorità, la responsabilità dell’uomo è grave: Dio lo dichiara “inescusabile”.

Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili.  Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. (Romani 1:18-21)

Rifiutarsi di inchinarsi umilmente davanti al proprio Creatore porta spesso l’uomo a vantarsi delle proprie conoscenze, sebbene così limitate, a elevarsi contro Dio, a contestare la Sua parola, e addirittura a negare la Sua esistenza.

Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza; ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento. (Proverbi 1:7)

Tutto ciò che vediamo costituisce un campo inesauribile di ricerca e di conoscenza per lo spirito seppure limitato dell’uomo. Ma chi potrebbe sostenere che non esiste nulla al di fuori di ciò che è visibile e percepibile?

Ti supplico alla presenza di Dio che dà vita a tutte le cose e di Cristo Gesù che, testimoniando davanti a Ponzio Pilato, rese una buona testimonianza di fede, di conservare questo comandamento senza macchia ed irreprensibile, fino all’apparizione del Signor nostro Gesù Cristo, che a suo tempo manifesterà il beato e unico sovrano, il Re dei re e il Signore dei signori, il solo che ha l’immortalità e abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto né può vedere, al quale sia l’onore e il dominio eterno. Amen. (1 Timoteo 6:13-16)

Se le cose che rientrano nel dominio accessibile alla ricerca umana sono numerose e profonde, molto di più lo sono quelle che non ne fanno parte.

Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge. (Deuteronomio 29:29)

Le cose del mondo soprannaturale sarebbero rimaste sempre al di fuori della nostra portata se Dio non avesse voluto rivelarcele per mezzo della Bibbia. Non tutto è accessibile alla ragione umana, questo è chiaro. Come capire, ad esempio, che le cose visibili sono state create dal nulla per mezzo della parola di Dio?

Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. (1 Corinzi 2:9-10)

Come conciliare la Sua sovranità con la responsabilità dell’uomo? Qual è l’origine del male, e perché Dio ha permesso che entrasse nel mondo, causando sofferenza e morte?…. Sono quesiti ai quali Dio dà la stessa risposta che Gesù ha dato a Pietro:

Gesù rispose e gli disse: «Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo». (Giovanni 13:7)

Dobbiamo rimanere umili, con la profonda consapevolezza della nostra fragilità e impotenza in presenza dell’infinito dei pensieri di Dio.

Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. (Isaia 55:9)

Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto. (1 Corinzi 13:12)

La Bibbia fornisce qualche punto fondamentale nel campo lasciato alle ricerche dell’uomo, ma il suo scopo non è quello di nutrire l’intelligenza. Dio vuole rivolgersi principalmente alla coscienza e al cuore di ogni individuo, perché ognuno abbia ben chiara quale sia la sua condizione, quali siano i suoi veri bisogni, e far conoscere a tutti il Dio Creatore e Salvatore.

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. (1 Corinzi 2:12)

Ascoltare e credere la Parola di Dio non è semplicemente un fatto intellettuale, ma ricevere con fede ciò che egli dice. Credere non è soltanto entrare in un ambito di nuove conoscenze, ma in una relazione vivevente di fiducia incondizionata.

Che gioia prendere davanti a Dio la posizione di un piccolo bambino, di coloro che ascoltano la Sua parola e la ricevono con fede e umiltà!

Anche per questo non cessiamo di render grazie a Dio perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l’avete accolta non come parola di uomini, ma come è veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che credete. (1 Tessalonicesi 2:13)

Essa ci fa conoscere Gesù, il Figlio di Dio, e, allo stesso tempo, la verità sulla nostra condizione interiore e sulla profondità dell’amore divino.

Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. (Giovanni 17:3)

Essa ci apre le ricchezze della grazia di Dio, e ci insegna come comportarci per onorare Gesù Cristo nell’attesa del Suo ritorno.

 

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