L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente. (Salmo 42:2)
L’acqua è indispensabile alla vita. Il nostro corpo è costituito per circa il 60% di acqua. Senza bere, anche solo per pochi giorni, si muore disidratati. La sensazione di sete agisce sul piano fisico come un sistema d’allarme.
Ma, sul piano spirituale, cosa succede?
Una donna samaritana, venuta ad attingere acqua da un pozzo, ebbe un incontro con Gesù.
Una donna di Samaria venne per attingere l’acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere», perché i suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo. (Giovanni 4:7-8)
Egli le chiese semplicemente: “Dammi da bere”, ma colse l’occasione per parlare della sete interiore di ogni essere umano.
Gesù rispose e le disse: «Chiunque beve di quest’acqua, avrà ancora sete, ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna». (Giovanni 4:13-14)
La coscienza di quella donna si risvegliò; una luce l’aveva colpita. Ella percepì di essere difronte alla sorgente della vita, dell’amore divino, di ogni vera gioia. Delusa dalla propria esistenza e col cuore vuoto ha bevuto quelle parole del Cristo. Chi più di lei aveva bisogno di quell’acqua “che scaturisce in vita eterna”?
Da allora sono trascorsi duemila anni. Come incontrare oggi Colui che può colmare le nostre aspirazioni più profonde e riempire i vuoti della nostra anima? Egli ci parla nei Vangeli; ascoltiamolo! Le sue parola penetreranno in noi come quell’acqua che dà la vita eterna. Ascoltiamolo quando dice:
Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. (Giovanni 7:37)