Un semplice passaggio

Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore, ma il rimanere nella carne è più necessario per voi. (Filippesi 1:22-24)

Passare da questo mondo al Padre, ecco come Gesù vedeva la sua partenza da questa terra.

Or prima della festa di Pasqua, sapendo Gesù che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. (Giovanni 13:1)

Che affascinante definizione della morte per il credente! Un passaggio non è una strada chiusa, ma prevede un’uscita: quale? Per chi crede, è l’arrivo nella casa del Padre.

Per molti è un evento che fa paura e che bisogna fare in modo che arrivi il più tardi possibile; e quando proietta la sua ombra inquietante sul nostro cammino la scacciamo dai nostri pensieri.

Per il discepolo di Gesù Cristo, la morte non è più motivo di paura, perché lui possiede la certezza che gli dà la Parola di Dio. La morte non lo potrà trattenere, ma lo introdurrà presso Colui che lo ama. Il credente è pronto a rispondere alla chiamata del suo Maestro e sa che, come lui, quando il tempo sarà giunto, passerà da questo mondo al Padre.

Una credente fedele, riunendo figli e nipoti al suo capezzale, disse loro: “Di fronte alla morte, posso confermarvelo: la fede è una realtà”.

Spurgeon (1834-1892), il famoso predicatore, poco prima di morire dichiarava: “Ho costruito tutta la mia teologia su queste quattro parole: Gesù morì per me”.

All’avvicinarsi della morte, domandarono ad un malato se non avesse paura di morire pensando ai suoi peccati. “No, grazie a Dio, il contro è stato pagato! Gesù l’ha pagato con il suo sangue”. L’apostolo Paolo poteva esclamare: “Sono persuaso che né morte, né vita … potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:38-39).

Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore. (2 Corinzi 5:8)

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