Gesù le disse: «Donna, credimi: l’ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. (Giovanni 4:21-23)
Il culto a Dio è l’espressione sincera della nostra riconoscenza. Cogliere l’occasione di ringraziarlo, celebrarlo e adorarlo per la Sua grandezza.
La Bibbia insiste su questa differenza fondamentale fra il vero culto e ciò che s’intende generalmente per religione. L’uomo vuol fare e portare qualcosa a Dio (le opere), e pensa, che Dio ne tenga conto, passando sopra alle sue iniquità.
Dobbiamo invece capire che è Dio che ha fatto il primo passo col farci grazia, e che a noi tocca credergli e rendergli grazie per ciò che Lui è e per ciò che ha fatto.
Il nostro amore, che si esprime con la lode, non è altro che la giusta risposta ai Suoi favori. Noi l’amiamo perché Egli ci ha amati per primo…
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. (1 Giovanni 4:19)
Quest’amore, ovviamente, deve esprimersi nel nostro modo di vivere e di agire.