Conoscere Dio

Sovente si vuol fare di Dio un soggetto di studio, come se si trattasse di belle arti, di scienza o di letteratura. E si dimentica che l’uomo è una creatura davanti al suo Creatore, un peccatore davanti al Dio vivente che può giudicare e condannare.

Impossibile conoscere Dio con la sola intelligenza umana: rimarrà un Dio nascosto, terribile per la coscienza.

Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione, poiché i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci; ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la follia di Dio è più savia degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini. (1 Corinzi 1:21-25)

Chi può parlarci del nostro avvenire eterno, che si apre dopo quel passaggio misterioso e solenne, chiamato “morte”? Diciamo: Dio è misericordioso. Sì, ma dichiara:

Annunziatelo e presentate le vostre ragioni, sì, si consiglino pure insieme. Chi ha annunciato questo fin dai tempi antichi e l’ha predetto da lungo tempo? Non sono forse io, l’Eterno? Non v’è altro DIO fuori di me, un Dio giusto, un Salvatore; non c’è nessuno fuori di me. (Isaia 45:21)

Non facciamoci un Dio che non sia quello vero! Conoscere Dio è sapere che è il Dio giusto e santo e che i miei peccati mi separano da lui.

Ma Dio sarebbe Dio se fosse soltanto un Dio santo…? No, Dio è anche amore. E s’è fatto conoscere come un Dio di grazia che s’avvicina al peccatore, non per condannarlo, ma per salvarlo. Per questo ha mandato a noi il suo unigenito Figlio, Gesù Cristo. Tutti quelli che lo ricevono come Salvatore, diventano figli di Dio.

Conoscere Dio, è riconoscere che sono uno di quei colpevoli che egli vuole riconciliare con sé. E’ anche conoscere la sua grazia che mi permette di chiamarlo in tutta libertà Padre.

Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio. (Giovanni 1:12)

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