Non nasconderti da Dio

Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino. (Genesi 3:8)

Che bella scena è rappresentata dalla prima parte di questo verso. Dio, il Signore, sul fare della sera, cioè quando incomincia a far buio, passeggiava in mezzo al giardino dell’Eden. Probabilmente doveva essere una consuetudine di Dio, un appuntamento giornaliero che si dava per incontrare la sua creatura prediletta: l’uomo. Dopo aver lasciato la libertà all’uomo ed alla donna di vivere la proprio giornata, il Creatore li veniva a trovare la sera.

Un atto che testimonia dell’amore che Dio aveva ed ha nei confronti dell’uomo. Ma ciò che accade, leggendo il verso citato, è invece triste: L’uomo e la donna quel giorno si nascosero dalla presenza di Dio. Cosa era accaduto? Avevano peccato mangiando dell’albero della conoscenza del bene e del male.

Il peccato commesso ci fa nascondere da Dio. Nasce in noi un sentimento di vergogna nei confronti del Signore.

Quando disubbidiamo a Dio la prima conseguenza è quella di non pregare, di non andare in chiesa, insomma di fuggire dalla Sua presenza. Ciò è una reazione ereditata da Adamo ed Eva, ma che fa male alla nostra anima. Invece dovremmo subito dichiarare a Dio, il quale è pronto a perdonare i nostri peccati, evitando, così, quel travaglio pesante sommato, prima, dal peso del peccato commesso, e poi dalla lontananza dalla Sua presenza.

D.G.

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