L’arte del Vasaio

Tuttavia, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani. (Isaia 64:8)

L’arte del vasaio è sicuramente una delle più antiche al mondo e le sue metodologie sono cambiate poco attraverso il tempo.

L’artigiano vasaio è Dio, nostro Padre. Alcuni fra coloro che leggono queste parole hanno avuto l’esperienza di essere genitori. E’ un sentimento inesprimibile quello di tenere in braccio, per la prima volta il proprio figlio. Sentiamo in cuore forte il desiderio di proteggerlo, difenderlo, educarlo, amarlo e trasmettergli il nostro amore, e tutto in quel primo abbraccio.

La nostra motivazione suprema viene proprio dal fatto che lo vediamo così debole e indifeso. Le preghiere che rivolgiamo a Dio per quel bambino trovano un’eco nel cuore stesso di Dio, perché sono sorte da un cuore sincero.
Portiamo nella nostra stessa natura pensieri che Egli ha desiderato che fossero espressi.

Non è Egli forse consapevole della Sua responsabilità di perfezionare ciò che ci riguarda?

Eppure, come esseri che Egli ha voluto senzienti, noi potremmo deluderlo, come argilla che si guasta fra le mani del vasaio. Potremmo recarci “in un paese lontano” e rovinare quei preziosi anni formativi, guastandoli in egoista auto-indulgenza.

Se però lasciamo che nostro Padre completi la nostra educazione, lo sviluppo del nostro spirito, specialmente la nostra preghiera, con Isaia vedremo come Egli agisce in coloro che sperano in Lui.

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